Mancato versamento dell’assegno di mantenimento: cosa fare e quali sono le conseguenze legali

Il mancato versamento dell’assegno di mantenimento è purtroppo una situazione frequente dopo una separazione o un divorzio. Quando il giudice stabilisce l’obbligo per uno dei coniugi di versare una somma di denaro a favore dell’altro o dei figli, è fondamentale rispettare tale disposizione, poiché si tratta di un dovere giuridico e morale volto a garantire il benessere economico della famiglia.

Nel momento in cui l’ex coniuge smette di pagare l’assegno di mantenimento, si creano ripercussioni gravi sia sul piano civile che penale. Dal punto di vista civile, il beneficiario ha la possibilità di attivare una procedura esecutiva per recuperare le somme dovute. In pratica, si può agire immediatamente per ottenere un precetto e procedere al pignoramento dello stipendio, del conto corrente bancario o di qualsiasi altro bene dell’obbligato. Inoltre, una misura particolarmente efficace è l’intervento diretto sul datore di lavoro, che viene incaricato di trattenere la somma dovuta direttamente dallo stipendio del debitore.

Non meno rilevanti sono le conseguenze penali. Il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento può integrare il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, previsto e punito dall’articolo 570 del Codice Penale. In questo caso, la persona inadempiente rischia la reclusione fino a un anno o una multa fino a 1.032 euro. L’azione penale si avvia con la presentazione di una querela da parte del coniuge o dei figli beneficiari, a condizione che siano maggiorenni e non autosufficienti economicamente.

Chi si trova a dover affrontare una situazione di mancato pagamento dell’assegno può tutelarsi in diversi modi. Il primo passo utile è rivolgersi ad un avvocato per redigere una diffida formale: un invito scritto e ufficiale rivolto all’ex coniuge per sollecitare il pagamento degli arretrati entro un termine prestabilito. Se la diffida non sortisce alcun effetto, il legale potrà procedere richiedendo al giudice un decreto ingiuntivo, strumento rapido ed efficace per recuperare le somme dovute, avviando anche il pignoramento dei beni del debitore. In presenza di condotte reiterate e volontarie di inadempimento, la strada della denuncia penale rimane sempre percorribile.

Va ricordato che l’importo dell’assegno di mantenimento non è immutabile. La legge prevede che, in caso di significativi cambiamenti nelle condizioni economiche delle parti, sia possibile richiedere la revisione dell’importo stabilito. Per esempio, se il coniuge obbligato perde il lavoro, oppure il beneficiario inizia a percepire un reddito stabile, si può chiedere al tribunale di adeguare l’assegno.

In definitiva, ignorare il versamento dell’assegno di mantenimento non solo mette a rischio la stabilità economica del nucleo familiare, ma comporta conseguenze legali rilevanti. È sempre consigliabile rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto di famiglia per affrontare tempestivamente la situazione, evitando che il problema si aggravi ulteriormente.

Se ti trovi in difficoltà per il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento, contattami per ricevere una consulenza legale personalizzata e proteggere al meglio i tuoi diritti.

Torna in alto